Centro Recupero Uccelli Marini e Acquatici

Livorno, 57121, via delle Sorgenti 430. Telefono 0586 400226, cruma.livorno@lipu.it .

Informazioni

Il Centro Recupero Uccelli Marini ed Acquatici della LIPU, situato a Livorno in località Cisternino, nasce nel 1987 dalla collaborazione tra la LIPU, il Comune e la Provincia di Livorno, e diviene da quel momento il punto di riferimento per tutti i cittadini che intendono prestare soccorso agli animali selvatici rinvenuti feriti o in difficoltà.

Oggi, a trenta anni dalla sua fondazione, è uno dei più importanti centri di recupero per animali selvatici d’Italia, non solo per numero di ricoveri, ma anche come nodo di riferimento nella rete dei centri di recupero e per i molti contatti di collaborazione con diverse strutture universitarie dislocate su tutto il territorio nazionale.

La struttura è dotata di: ambulatorio, per il primo soccorso e le terapie quotidiane, reparti di degenza, sala operatoria, laboratorio analisi, radiologico ed ecografo per la diagnostica per immagini, voliere di riabilitazione e voliere per il reinserimento ed il rilascio in natura.

Le attività vengono svolte prevalentemente dai volontari, i quali si alternano quotidianamente per la copertura del Centro durante l’orario di apertura, e, specialmente in periodo primaverile ed estivo, a partire dalle prime luci sino al tramonto, per assicurare la corretta gestione di pullus e cuccioli.

Benché conservi la denominazione originaria, il CRUMA si è stato ormai da diversi anni convertito da Centro di recupero di soli uccelli, in particolar modo acquatici, a Centro di recupero di tutta la fauna selvatica autoctona: sono pertanto ricoverati ogni anno non solo volatili, ma anche mammiferi, tra i quali numerosi caprioli, tassi, volpi, istrici, ricci, lepri, scoiattoli, ghiri e pipistrelli, e rettili, prime tra tutti le testuggini comuni.

A partire dalla sua apertura, il Centro ha ricoverato oltre 65000 animali, ed il numero dei ricoveri è in costante aumento, grazie anche alla fiducia accordata al Centro dai cittadini in luogo dei risultati ottenuti: nel 2016, ad esempio, sono stati liberati oltre 1500 animali, spesso ricoverati in condizioni critiche, grazie alla coordinazione tra l’equipe di Veterinari, tirocinanti e studenti, che garantiscono un’ottimale gestione sanitaria dei ricoverati, e la rete di Volontari, provenienti da ogni parte d’Italia e non solo, che assicurano un costante monitoraggio ed una gestione alimentare e ambientale ottimale.